mercoledì 3 febbraio 2010

NELLA FORESTA DI JARIKHANDA

Da una regione non molto lontana,
sta andando verso Vrindavana.
Gli occhi di loto, un dolce sorriso,
la pelle dorata, un giovane viso.
Sta attraversando una fitta foresta,
quasi una giungla... e scoppia una festa.
Da ogni casina, nido o liana,
arrivano tutti, anche una rana.
Tu l'avresti mai pensato,
o anche solo immaginato,
che la tigre feroce e arrogante,
vestita a righe, la voce tonante,
in punta di zampa, pensa che matta,
ballasse felice con una cerbiatta?
Uno strano uccello, con l'aria da saggio,
alla tartaruga ha dato un passaggio.
A questa festa, nessuno manca.
Nemmeno un gufo dall'aria un po' stanca,
che spettinato, un occhio si, uno no,
borbotta fra se : “Ma pensa un po',
valeva la pena farsi svegliare,
mai si son viste cose si rare!”
Ogni animale della foresta
è pieno di gioia per questa gran festa.
Tutti attenti stanno a guardare
chi con loro continua a cantare.
Quel dolce Amico, un po' misterioso,
che invita tutti con fare gioioso,
a non avere più nemici
e insieme “Hare Krishna” cantare felici.
E' un semplice mantra, son poche parole,
ma che illuminano più del sole.
Questa festa, lo sai? E' anche per te.
E adesso ti spiego pure perchè.
Il Signore Catanya per noi è disceso
e ci ha rivelato questo grande segreto.
E allora bambini, non indugiate
e tutti insieme “Hare Krisha” cantate.

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